Non puoi fermarti ora.
No.
Non ora.
Forza amico.
Non puoi mollarmi proprio adesso.
Devo fare ancora un sacco di cose.
Sono solo a metà della strada!
… Eddaiiii, su!
Camminaaaaaaaa!
( … Carota? … )
Eh…
Amadou & Mariam – Mouna
Non puoi fermarti ora.
No.
Non ora.
Forza amico.
Non puoi mollarmi proprio adesso.
Devo fare ancora un sacco di cose.
Sono solo a metà della strada!
… Eddaiiii, su!
Camminaaaaaaaa!
( … Carota? … )
Eh…
Amadou & Mariam – Mouna
L’amore non chiede
L’amore non compra
L’amore non vende.
L’amore non prega
L’amore non tiene
e nulla pretende.
E’ lui che io chiamo
col nome che amo.
Se è nato bene
si fa libertà.
Nella sua c’è la mia.
Finché lui la vedrà.
Magic Slim & the Teardrops – Going to Mississippi
Varcò la porta.
Disse E’ la casa più ricca del mondo.
Mi vedeva, sì.
Chiudemmo la porta.
E il mondo restò fuori da lì.
Uriah Hypp – Fallen Angels
In pochi ti sanno
figlia di un amore
negato dai testi
e motivo di scandalo.
Oggi è il tuo giorno
– che caso la vita, lo stesso –
e tu,
colorati i vestiti,
riveli segreti di terra
e di mare
ai viandanti dell’anima.
Tu vegli
i migranti gitani.
Tu vegli
chi impara a passare
come l’acqua
da uno stato ad un altro
ogni giorno
restando nel cuore se stesso.
E’ andata bene a chi era ricco.
E’ andata bene a chi era povero.
So’ quelli in mezzo che so’ rimasti fregati.
Vita zingara
che ruba qua e là
sprazzi di felicità
e piccoli schizzi
di normalità.
E’ lei quella.
La donna della terra nevosa
dove i venti battono gelidi
e ghiacciano i fiumi.
E’ lei quella
che amasti
senza dirglielo mai.
E’ lei
quella che un giorno pregando per te
sentirà la tua preghiera
per i suoi lunghi capelli.
Non fare l’idiota.
Non morire
senza dirglielo sai
e non farla morire
senza dirglielo mai.
La perderai…
Non è una cosa che so fare,
sognare.
Sognano forse gli uccelli del cielo,
l’erba dei prati?
Non so che
vivere senza immaginare.
Alla sua zolla
l’erba dei prati vive.
Vive il sereno,
la pioggia, la tempesta,
il vento che piega,
il tepore
e l’ora sesta.
Cerca un riparo, forse, l’erba,
quando piove?
Cerca un posto migliore?
Non sa.
Prende quello che arriva.
E sta così
finché potrà
alla deriva.
Scrivere un libro?
Politicare?
Raggiungere un tot di like nel sociale?
Concorsi? Carriera da fare?
Accapigliarsi in un’aia?
Accasarsi? Abbrancare?
Correre? Viaggiare?
Che gioia
sapere di poterlo fare.
Dire “noli me tangere“.
E guardare il mare.
A dieci anni mi mettevi seduta
sopra quello sgabello bastardo.
In giro di Do,
modulavo pian piano José Feliciano.
Que serà… Que serà… Que serà…
…
Ce ne ho messi quaranta
per alzarmi da là.
Risbuchi ogni tanto dal nulla, bastardo.
Ogni tanto risbuchi e non sai
che seduta lì sopra,
chiunque tu sia
non ci tornerò mai.
Non riflette, uno specchio.
Galleggia immagini ferme
di stagni salmastri.
Guarda le rughe, le mani venate
misura la pelle dagli anni.
Dai mille volumi di libri istoriati
val bene la pena imparare
la vera bellezza, la felicità pura
di bere natura.
Sia d’acqua, lo specchio.
Natura rende vecchio
chi non si fa pianta:
le radici barbute
in terra fondate,
ma poi nelle nuvole poggiano
chiome
leggere e dorate.
E’ così che trascorre il suo tempo
chiunque combatta paura
sulla terra che trema
terribile
e dura.
Chi t’ama
amerà la tua ombra
stagliata per terra.
E saprà farsi ombra – per poco o per tanto,
al tuo fianco.
Non avrà una capezza,
o un bastone.
Mai regalo più grande fu dato
-non valgono anelli e diamanti al suo pari-
di quello di chi t’ha lasciato
accogliere in te la tua parte più buia.
E’ rimasto al tuo fianco
e ora dici: ti accetto
e non ho più paura.
Eagles – Hotel California
E’ la parola
che fa l’uomo all’uomo.
Tu dici.
E se esisti
vale ed esiste la parola tua,
unica cosa che ti fa diverso
dall’animale
che razzola dentro l’universo.
Una parola detta
nega ciò che esiste,
e fa esistere quello che non è.
Nessun rasoio
potrà tagliare questa verità:
che la parola detta, anche per sbaglio,
è il botto sull’incudine di un maglio.
SHOWN PHILIPS – MOONLIGHT
E’ lento,
il mio tempo.
E non sento
i fiumi che scorrono
e scrosciano e strappano
e vogliono andare
a finire nel mare.
E non guardo
giù a valle che accade,
non guardo le strade.
Non illude nessuno, la luna.
La luna sta ferma davanti,
non sente lusinga,
non sente preghiera,
non illude chi spera.
E’ lento,
il suo tempo.
E’ un tempo di antiche canzoni,
di suoni shamani.
Solo il lupo accarezza la luna,
la luna non vuole che il lupo.
Distante,
lontano barlume,
una luce nei pozzi s’accende.
Il fiume crosciante
giù a valle
si stende.
G-Fast – The Shaman
Proprio io,
io pugni sopra al tavolo
e nata missionaria
se sento che m’intrappola
divento claustrofobica.
Asfissio, manco d’aria
un senso di oppressione sopra al petto
mi schiaccia e non respiro.
E vado in giro
senza padroni né difesa alcuna,
felice di stare allo scoperto.
Aria, aria, aria!
Non tollero più muri.
Riesco solo a vivere all’aperto.
Essere sola
e non esserlo mai.
Lui mi conobbe e disse
“E’ un dono, sai?”
Non sarà più così,
quando te ne andrai.
E’ che
quando è notte
c’è sempre il sole fuori
che ride
e se ne fotte.
Amadou & Mariam – Mon Amour
“Le persone danneggiate
sono pericolose.
Sanno di poter sopravvivere”.
Vivo tra cose
per rifare casa.
Buttate e prese
raccolte e perse
cercate e prese
ritrovate e perse
ricomprate uguali
peggio ancora che perse.
E io pure
Cosa.
Il mio sudore le battezza
e infonde con il nome
un poco di anima.
Ma la mia se ne vola
e non ha più voce, tace.
Non trova un senso.
E questo è quello che oggi penso.
Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario