SEELE ERZÄHLT DIE KÖRPER

Mai mi curai di te.

Ti disprezzai perché eri debole,
di nero sempre t’ho vestito,
crudele che fui.

T’ho usato come bestia,
fonte di guai, miseria ed appendice
utile solo ad essere visibile.

E fino a che nessuno seppe prenderti,
trascenderti
fu mio proprio dovere.

E il tuo fu d’ubbidirmi.

Meritato riposo a te, ora,
prima di quello eterno.
Meritata la luce che ti copre
la pelle bianchissima di luna
e le tue forme morbide.

Oggi
t’ho perdonato
e t’ho ripreso.

Tu, ribelle,
che aspettavi
come il mare le navi
solo chi avesse le tue chiavi.

madonnina


madonnina