Un tempo
Signora Perfezione
guardava in controluce,
se c’era ancora polvere sui mobili.
Stirava con l’appretto
perfino le mutande.
A piombo
dovevano essere le tende.
Prima che tu chiedessi,
indovinava.
E quando quelle tende
e le mutande e quegli strofinacci
furono sparpagliati al vento,
non ricordò più niente
Signora Perfezione,
neppure come si chiamava.
Provò
a guardare in controluce.
Un’ombra
con la mano alzata
gettò i dadi a terra.
Lei li raccolse,
e con le dita toccò
tutte le facce.
Fu perfezione
lasciarsi correre e morire,
spezzata la bacchetta,
così
stupendamente
imperfetta.
Alice in Chains – “Nutshell”
I tempi duri fortunatamente servono a qualcosa…a eliminare certe routine della vita che rischiano di mutare in maniacalita.
È bello stare protetti nel proprio bozzolo ma sono i cambiamenti a darci il pizzicotto giusto nei momenti di fiacca.
Forse ho esagerato? Mah non saprei, però ci sono delle verità. …