SIGNORA PERFEZIONE

Un tempo
Signora Perfezione
guardava in controluce,
se c’era ancora polvere sui mobili.

Stirava con l’appretto
perfino le mutande.
A piombo
dovevano essere le tende.
Prima che tu chiedessi,
indovinava.

E quando quelle tende
e le mutande e quegli strofinacci
furono sparpagliati al vento,
non ricordò più niente
Signora Perfezione,
neppure come si chiamava.

Provò
a guardare in controluce.

Un’ombra
con la mano alzata
gettò i dadi a terra.

Lei li raccolse,
e con le dita toccò
tutte le facce.

Fu perfezione

lasciarsi correre e morire,
spezzata la bacchetta,
così
stupendamente

imperfetta.

specchio_e_polvere


Alice in Chains – “Nutshell”

One thought on “SIGNORA PERFEZIONE”

  1. I tempi duri fortunatamente servono a qualcosa…a eliminare certe routine della vita che rischiano di mutare in maniacalita.
    È bello stare protetti nel proprio bozzolo ma sono i cambiamenti a darci il pizzicotto giusto nei momenti di fiacca.
    Forse ho esagerato? Mah non saprei, però ci sono delle verità. …

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