Io non conosco bene
il muro dove nacqui.
Non so se aveva un numero,
la casa.
E chiede amabilmente scusa
il piede ospite,
quando tocca la terra timido.
Ma nell’odore delle fresie allegre
chiude matura
questa vita zingara.
Godo il senile aroma dell’elleboro,
godo la muta assenza
di pensieri inutili.
Tardi ho vestito
– felici d’una gonna a fiori –
tutti i miei pensieri.
E di quei fiori pure ho rivestito
i muri senza numeri
dove per qualche tempo ho riposato.
Ed al fruscìo di quella gonna a fiori
poggia il mio piede ospite
gioioso e delicato
ai piedi dell’albero,
sul prato.
Uriah Heep – The Magicians Birthday
La poesia è il modo più sorprendente di vedere le cose che sono sotto gli occhi di tutti.
Buon 23 giugno!
Il mio critico letterario mi sorprende ben più di quanto le mie composizioni sorprendano lui 😉
Grazie 🙂
Quanta bellezza si può esprimere in poche righe, brava!
Mi associo all’augurio!
Grazie <3