Maledetto sia il viaggiatore
che ti vinse con l’astuzia della volpe,
ti vinse
col suo cavallo di legno.
Fu colpa sua il tuo volo
da quella scogliera
e il mio perderti
su quella spiaggia che t’è cuscino,
il mio perderti
per le armi lucenti che il mare generoso
ti vestì sulla sabbia,
togliendole a lui, la bestia, l’orribile
ingannatore
che i vincitori fecero eroe
e santo.
Che importa
a quelli come noi
– i perdenti –
che importa se tardi è venuto
il tuo premio, Aiace.
Che importa se t’è negato il corpo
a riceverlo.
A quelli come noi
fa giustizia anche solo
la memoria
di quelli che sono
Come Noi.
Foto: Gil
A Salty Dog – Procol Harum