PREGHIERA PER L’ANNO NUOVO

Mi piacerebbe sedermi per terra,
voi tutti intorno, a gambe incrociate,
e io narrarvi storie, racconti, e favole incantate…
Io vi descriverei Giasone sulla nave,
e Aiace che impazzisce di dolore,
e come Dafne fugge Apollo e si fa pianta,
di come Astolfo, l’uomo pianta, ama la luna…
Di quando Dante sale al colle da Matelda,
di quando Eugenio dice “cigola la carrucola nel pozzo”.
Mi piacerebbe dirvi, un poco bisbigliando,
com’è che Zeno sposa la più brutta, ed è felice.
Vi porterei in un bosco, dopo, e vi farei
sentire l’umidore della terra, e vi farei
cercare corrispondenze tra le cose.
E lui, il più silenzioso, quello com’ero io nell’età sua,
quello coi pugni chiusi, e con le labbra strette,
direbbe all’improvviso “Eccolo! ecco il muschio sull’albero, ho trovato!”

E non avere premi né castighi,
avere solo i vostri piedi
da venerare
se avanzano, se frenano,
se corrono e se tremano.
Riuscire,
anche quest’anno,
concedimelo Dio
ti prego,
anche quest’anno,
mantieni a me
l’incanto
davanti
al loro
magnifico
stupore.

Buon anno scolastico, a me e a voi.

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