PARI E DISPARI


Ha fatto il suo tempo
la memoria del viaggio
di una ricostruzione
che non c’è.

Io ti terrò, anno passato e caro
così come si tiene un segnalibro,
come un solco profondo nella terra,
come un libro raro,
un magnifico
dispensatore di squilibrio.

Ho avuto in te
l’albero che m’ha fatto respirare.

E il santo blues,
e questo blog, che m’ha dato da inventare
un’altra me, un altro mio cantare.

Solo i numeri dispari
fanno questo miracolo.

Gira, ruota del carro,
gira ora, vortice buono, nebbia,
brucia, brucia il mio incenso nel braciere.

I numeri pari stanno a cuccia buoni buoni
pareggi con te stesso nello specchio.
Coppia oltraggiosa, doppio di nessuno.

Getto i miei dadi sul tappeto verde.
Duemilatredici più Uno.


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Patty – Cartwheels