L’AMORE AI TEMPI DEL NASO

“L’amore non è nel cuore, ma è riconoscersi dall’odore”. Dice il poeta.

Quindi, se state camminando e qualcuno vi affianca e vi annusa, non è Jean-Baptiste Grenouille, il protagonista di Profumo di Suskind, che vuole scuoiarvi e fare un profumo con le vostre ghiandole sudoripare: è qualcuno che si è innamorato di voi.

L’innamoramento si verificherebbe, secondo una legge omeopatica, tra due soggetti chimicamente compatibili, e per misurare questa compatibilità ci vuole naso.

Sempre più spesso, quando parliamo d’amore, parliamo di feromoni, di ormoni, di “pelle”. Si usa il termine “annusare”, come fossimo Pallino di Bulgakov, impegnati nel disperato tentativo di recuperare un’animalità perduta.

L’espressione “andare a naso” ha sempre avuto un’accezione negativa, ma in amore si è presa la sua rivincita, in amore il naso non solo ci azzecca, spiega anche scientificamente i motivi dell’attrazione: l’amore, a quanto pare, è chimica.

Dopamina, ossitocina e adrenalina sarebbero alla base della cosiddetta sindrome saffica di cui parlava Catullo: salivazione azzerata, orecchie che ronzano, occhi annebbiati, sudorazione. Non è merito di Lesbia formosa, come pensavamo noi poveri idioti. No, è la chimica, e crea dipendenza. E’ uno stato di grazia che vorremmo durasse per sempre.

Ma in natura nulla dura per sempre, tutto scorre. E allora? Che cosa succede nel tempo, quando gli ormoni fanno pace col cervello? Succede che la sindrome si placa, il naso si abitua, e tu devi decidere che cosa fare. Alla natura, subentra la cultura.

Puoi decidere di seguire il naso finché morte non ti separi (dal naso), e allora sarai un eterno adolescente. Non a caso il termine “adolescente” viene dal latino ad-oleo, che significa “inizio ad avere odore”. Come Jean-Baptiste Grenouille, diventerai un collezionista. Niente da dire, in verità, ma è una scelta poco pratica, perché richiede un sacco di energie e la natura non ce ne regala così tante.

Oppure ti fai due conti, e inizi una valutazione costi-benefici: lo “stress da naso” è nocivo per il sistema cardiovascolare. Conviene iniziare a mangiare un kiwi al giorno, praticare una dieta bilanciata e ostentare un grande apprezzamento per un profumo che in realtà non senti più. In questo caso, alla chimica subentra l’immaginazione.

Oppure, infine, riesci a praticare un sano sentimento di pietas. Sai sorridere dei difetti che sono lì, evidenti, senza negarli, tangibili come l’odore che nel tempo cambia, ma che riconosci sempre: è la tua storia. Le piccole debolezze, le fragilità, diventano affinità elettive.

E questo non è più chimica.
Non è più immaginazione.
Questo è Arte.

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