RICOMINCIAMO LA SCUOLA!

“Ce la caveremo, vero papà?”
“Sì, ce la caveremo.”
“E non ci succederà niente di male.
Perché noi portiamo il fuoco”.
“Esatto. Perché noi portiamo il fuoco.”
(Cormac Mccarthy, La strada)

Oggi gli zaini sono nuovi come i propositi, i quaderni e i registri sono immacolati come la coscienza, e i diari sono pieni di belle promesse. Ecco perché mi piacerebbe dire qualcosa di bello, vorrei fare tanti auguri speciali di buon anno scolastico a tutti: ma che siano auguri scomodi, come diceva Tonino Bello. Tanti auguri scomodi di buon anno scolastico a insegnanti, genitori, operatori della scuola, bidelli, non docenti, associazioni, agenzie formative, tanti scomodi auguri a tutti di riuscire a stare gli uni accanto agli altri pensando al bene comune, non solo al proprio. Di riuscire ad inventarsi un modo per trascorrere un inverno sereno, creare ambienti rassicuranti, trasmettere agli studenti la fiducia che usciremo da questo tunnel anche grazie a loro. Tanti scomodi auguri ai ragazzi che studiano nella loro cameretta con le collezioni di Dragon Ball sulla libreria, ma di più a quelli che hanno invece il “letto aggiunto” sul poco o niente del loro passato, e che hanno già imparato che la vita non fa sconti, non a loro, almeno. Auguri scomodi a genitori e insegnanti che stanno a casa propria pensando che sia un merito, e che tutti gli altri “non si sono dati abbastanza da fare”: auguri scomodi, perché hanno molto e sono molto poco. Ma auguri scomodi soprattutto a voi, ragazzi, perché è felicemente finito il tempo del campeggio, dei clown, della beneficenza e degli animatori. E’ il momento di pensare con la testa, la transizione è finita, in un modo o nell’altro si è stabili nell’instabilità. Guardatevi intorno: niente è più come prima, resta un paesaggio di macerie, casette e container, cartoni buttati a terra dove dormono operai stranieri e dove riposano i senzatetto. Il tessuto sociale è cambiato, aprite gli occhi. Dovete accettare questa nuova realtà e iniziare a elaborarla in positivo. Dovete rendervi conto che questo non è solo tempo che scorre, è vita che passa. Le materie scolastiche per voi non sono come per tutti gli altri ragazzi d’Italia: l’educazione civica, la legalità, la storia, la poesia per voi devono avere un significato diverso. E’ inutile che vi lamentiate di quello che vi sta intorno, è utile invece che vi impegniate, che pensiate che, finché starete qui, tutto vi riguarderà, e tirerete fuori il meglio di voi stessi solo avendone cura. Fa al caso nostro un interessante esperimento condotto da alcuni psicologi americani: con delle telecamere hanno sorvegliato due parcheggi di supermercati della stessa catena, uno pulito e ben curato, l’altro pieno di cartacce, sporcizia ed erbacce. Ebbene, i clienti che si trovavano nel parcheggio pulito badavano a non buttare niente a terra, guidavano con prudenza e mantenevano un comportamento educato. I clienti di quello sporco non si curavano di lasciare a terra buste rotte, carte e cicche, comportandosi come zoticoni e dando il peggio di sé. Ecco: per voi non è solo un parcheggio, è una città intera. Tanti scomodi auguri a tutti.